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il Pd correrà con Soveria per tutti
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SOVERIA MANNELLI - Correranno insieme alle prossime elezioni comunali il Partito Democratico di Soveria Mannelli e il movimento civico "Soveria per tutti". Un'unica lista che, se confermate le percentuali raggiunte nelle amministrative del 2009, potrebbe arrivare al 51% dei consensi: il Pd infatti ottenne circa il 35% dei voti mentre la lista civica di consensi ne ottenne il 16%. Una decisione che giunge a pochi mesi dal voto, frutto di un approfondito e articolato dibattito che ha visto impegnati gli organismi dirigenti delle due forze politiche. C'è ora da scegliere il candidato a sindaco, che dovrà rispecchiare le esigenze dei due gruppi, così come bisognerà mettere a fuoco gli ultimi punti programmatici e naturalmente anche le liste. Il tutto avverrà nei prossimi giorni, dopo l'avvio di una campagna d'ascolto.
«Ciò ha consentito – hanno spiegato il segretario del circolo del Pdl Michele Chiodo e il presidente dell'associazione "Soveria per tutti" Martino Filippo Garofalo – la definizione di un progetto politico maturo, strutturato su una ben concreta piattaforma programmatica, dotata della necessaria solidità e costruita partendo dalle molteplici convergenze registrate in ordine ai propositi di governo enunciati dai rispettivi gruppi nella recente tornata elettorale del 2009. L'apporto programmatico, condiviso e ragionato su base strategica e progettuale di medio e lungo periodo, l'esperienza amministrativa accumulata sul campo e le competenze, che si riversano oggi nel progetto, determinano la ferma intenzione di dare vita ad un nuovo soggetto politico a connotazione civica, di ampio respiro, aperto al contributo di chiunque abbia a cuore il rinnovamento della vita politica soveritana».
Per Chiodo e Garofalo si porterà avanti «un processo di condivisione di un programma di grande cambiamento e rinnovamento del contesto politico locale: abbiamo raccolto le spontanee e assai numerose istanze provenienti dalla società civile che auspicano, ormai da tempo, un forte cambiamento nella gestione amministrativa dell'Ente, da troppi anni ingessato in un modello politico chiuso, autoreferenziale, distante dalle reali esigenze della comunità locale e ancor di più da quelle comprensoriali, che ha provocato una dequalificazione e uno svilimento del proprio ruolo istituzionale nel contesto territoriale di riferimento, con l'evidente decadimento della qualità dei servizi pubblici erogati».
«L'amministrazione comunale – proseguono Chiodo e Garofalo – è resa ancor più inerme da una situazione economica precaria che non consente oramai neanche il puntuale pagamento degli stipendi al personale dipendente, e che non ha in nessun modo provato a contrastare. Proprio in virtù della situazione reale è ormai necessario che emerga una nuova classe dirigente, qualificata e credibile, che possa raccogliere la sfida dettata dai tempi, rappresentando al meglio la società civile».
«Occorre perseguire un modello politico incentrato sul dialogo e sul confronto dialettico con il comprensorio, le Istituzioni e ogni forza politica coinvolta nelle dinamiche sociali – sottolineano il segretario del Pd e il presidente del movimento – rompendo quell'isolamento in cui è caduta l'amministrazione, oggi incapace di avviare qualsivoglia processo collaborativo con gli altri Enti locali, come si è dovuto sperimentare anche in ordine alle preminenti tematiche della salvaguardia dell'ospedale civile e della tutela del diritto alla salute dei nostri concittadini così come quella altrettanto dequalificante della situazione dei trasporti locali».
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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