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L'asilo nido riaffidato alla Cepros
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CURINGA - Per assicurare la "necessaria continuità educativa" il Comune curinghese ha confermato, almeno per un semestre, la gestione dell'asilo nido comunale alla cooperativa sociale lametina Cepros alla quale due anni fa venne affidato l'appalto dei servizi municipali della prima infanzia. Lo ha deciso l'esecutivo comunale, dando al competente ufficio anche l'indirizzo di procedere all'elaborazione di un "progetto strategico" di fruizione e ottimizzazione del servizio nonché alla redazione di un dettagliato regolamento, all'organizzazione di una mirata campagna promozionale dell'offerta educativa e alla tempestiva richiesta dei finanziamenti.
«Il Comune», spiega l'amministrazione, «intende improntare la propria crescita socioculturale anche attraverso l'erogazione di servizi che pongano attenzione al bambino e allo sviluppo della sua personalità psicofisica, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell'impegno della cura e dell'educazione dei figli, anche tramite i servizi sociali ed educativi».
Questo perché, ad avviso degli amministratori municipali, «le grandi progettualità non hanno ragion d'essere, se nel contesto urbano non si definiscono spazi di crescita per i piccoli, avendo di mira le loro esigenze, le loro aspettative e ponendole come significativi indicatori di quella che comunemente viene definita qualità della vita». Per gli stessi amministratori l'attenzione ai bambini deve riguardare «sia il profilo pedagogico ed educativo sia quello strettamente ludico», conciliando i tempi della vita e del lavoro e supportando i genitori nel delicato ruolo svolto in seno alla famiglia. In questa ottica l'amministrazione ha voluto avviare subito l'attività educativa dell'asilo nido, «consapevole», dice, «del folto bacino di potenziali fruitori del servizio tra i nuclei familiari residenti e forte di un contributo regionale ad hoc».
Mancando personale comunale specializzato, s'è avvalsa della cooperativa sociale lametina «che con professionalità e abnegazione», prosegue l'amministrazione, «ha contribuito a creare nella frazione di Acconia una realtà educativa destinata ai bambini da zero a 3 anni», con una particolare e costante attenzione ai loro bisogni, desideri e angosce. Una struttura educativa «concepita come il luogo dove acquisire un sufficiente bagaglio di conoscenze e di strumenti di autonomia personale necessari per un inserimento sereno nella scuola dell'infanzia».
Il progetto educativo della cooperativa sarebbe riuscito a convincere pienamente la compagine amministrativa curinghese, inizialmente preoccupata «per le possibili criticità emergenti dall'istituzione di un servizio così delicato, nel quale il bambino è protagonista e destinatario di uno specifico progetto e non un oggetto depositato dai genitori impegnati in altro, nel lavoro».
L'esperienza dell'affidamento dell'appalto alla cooperativa fin dal 2009, nonostante le difficoltà finanziarie comunali, ha spinto gli amministratori a «proseguire con pervicacia, sia pure con l'obiettivo di migliorare gradatamente la qualità del servizio e di comunicarlo adeguatamente alle famiglie». Il servizio di asilo nido costituisce una priorità dell'unione intercomunale "Monte Contessa", per la volontà dei cinque enti locali. Per l'amministrazione l'offerta è un servizio pubblico a domanda che risponde a bisogni educativi e sociali di sostegno dell'esercizio delle responsabilità genitoriali nonché alle esigenze di educazione, cura e socializzazione dei bambini, «offrendo loro un sistema di relazioni positive che miri al loro benessere».
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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