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21 gli immigrati che sono stati ospitati
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AMANTEA - Hanno dormito sotto un tetto e hanno mangiato un pasto caldo i 21 tunisini che da qualche giorno si trovano in città, in attesa di poter raggiungere la Francia. Tutto questo grazie a don Claudio Piccolo Longo, parroco di Maida, che ieri notte ha ospitato in una struttura del piccolo centro alle porte di Lamezia i tunisini che fino alla scorsa dormivano a Sant'Eufemia, in una vecchia locomotiva vicino alla stazione Centrale. Prima di finire per strada, gli immigrati erano ospitati dal Cie, il centro d'accoglienza di Pian del Duca.
I tunisini hanno acquisito la possibilità di avere il permesso di soggiorno per motivi umanitari sfruttando il nuovo decreto del 5 aprile scorso. Davanti ai giudici li ha difesi l'avvocato Tonino Barberio ottenendo per loro il permesso che dovranno ritirare alla questura martedì prossimo. Nel frattempo non sanno dove andare, e cercano in giro qualche anima buona che gli possa dare un pezzo di pane, qualcosa da mettere sotto i denti.
Arrivati dalla Tunisia a Lampedusa nello scorso febbraio sono stati portati fino al Centro d'identificazione per immigrati di Pian del Duca dove sono rimasti per settimane. Sono quasi tutti ventenni, sono quasi diventati "invisibili" per la loro discrezione, si lamentano solo perchè non riescono a lavarsi da una decina di giorni. Sabato si sono mosse le associazioni locali, come la Progetto Sud e l'Arci, che hanno messo a disposizione degli immigrati cibo e coperte. Ma è stato solo grazie a don Claudio che i 21 immigrati hanno dormito sotto un tetto e mangiato un pasto caldo.(l.p.)
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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