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Recupero del convento quasi finito
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NOCERA TERINESE - I lavori di riqualificazione del centro storico nocerese hanno raggiunto una prima tappa sul recupero della maggior parte (60-65%) dell'ex convento dei Cappuccini, i cui ruderi dall'alto della collina dominano il paese, quasi a testimonianza della sua secolare storia.
L'ufficio tecnico del Comune di Nocera Terinese ha provveduto ad approvare il primo stato d'avanzamento dei lavori, da cui risulta che la ditta appaltatrice ha eseguito opere per circa 293 mila euro, liquidando alla stessa un credito di 253 mila euro. Una spesa finanziata da un contributo regionale di un milione di euro.
I lavori erano stati aggiudicati alla ditta nell'aprile dell'anno scorso per un importo di circa 606 mila euro con un ribasso del 24.469% e consegnati lo scorso giugno. La progettazione esecutiva dell'opera, dell'importo di un milione di euro, prevedeva un investimento complessivo di circa 829 mila euro, con lavori a base d'asta di 568 mila euro per la sistemazione dell'ex convento, e di 234 mila 253 euro per la riqualificazione dello storico rione Motta.
L'intervento sul complesso conventuale era auspicato e atteso da tempo, trattandosi del monumento che maggiormente contribuisce all'identità culturale nocerese. Il recupero, almeno nelle intenzioni manifestate, dovrebbe renderlo fruibile per iniziative varie, ma soprattutto capace di accogliere un museo archeologico. Un recupero riguardante, oltre al ripristino della copertura, gli ambienti in cui erano ubicati la chiesa, la sagrestia, il chiostro e il sagrato.
Nella riqualificazione del centro storico anche la sistemazione con pavimentazione del rione Motta, la zona più antica del paese, quella originaria. Un altro progetto presentato alla Regione dovrebbe consentire il restauro della restante parte del vecchio convento e di altre opere del centro storico per una spesa, annunciata negli scorsi mesi, di un ulteriore milione di euro all'incirca.
Al museo archeologico dovrebbe essere destinato esclusivamente il primo piano dell'opera, i servizi al piano terra.
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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