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Lamezia centro direzionale regionale
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Lamezia Terme - Lo scoppio di una crisi, come quella drammatica che stiamo vivendo, non è un imprevedibile incidente di percorso ma rappresenta il punto di rottura di un sistema mal connesso, determinato da una serie di fattori segnati a monte da evidenti elementi di irrazionalità.
Ecco perchè, questa drammatica congiuntura, che fa emergere squilibri, storture ed inefficienze di un sistema, a parte i danni e gli strascichi sociali che si porta dietro, costituisce una sorta di momento della verità, e quindi una imperdibile occasione per una presa di coscienza, in particolare relativamente agli sprechi della Pubblica Amm.ne.
Buon senso vuole che all’allarmismo iniziale, inevitabile in questi casi, subentri una fase di riflessione critica e costruttiva che sappia individuare anomalie ed elementi di criticità del sistema per correggerli e riportare su un terreno di oggettività le situazioni problematiche determinate dalle logiche aberranti dei campanilismi territoriali e degli accaparramenti indebiti, che, sul versante degli sprechi, determinano costi esorbitanti per la collettività.

Nella fase di emergenza che stiamo vivendo la razionalizzazione delle scelte logistiche necessita di soluzioni impellenti che siano improntate a criteri quanto più possibile oggettivi di funzionalità ed economicità.

Su questa esigenza richiama intelligentemente l’attenzione l’ex governatore Loiero quando, affrontando il problema dei costi di funzionamento dell’ente regione, a proposito del costo esorbitante degli spostamenti dei consiglieri regionali, avanza la proposta di collocare la sede del Consiglio regionale in una posizione più centrale e più facilmente raggiungibile da tutti ovvero nel baricentro della regione cioè a Lamezia Terme.

Il ruolo di Lamezia quale sede naturale di strutture direzionali di interesse regionale, in quanto baricentro della Calabria, è stato per lungo tempo ed eccessivamente contrastato da iniqui criteri spartitori tra le province, incuranti degli enormi sprechi di denaro pubblico e dei gravi danni per la collettività.
È giunto il momento di assumere decisioni che siano meno subordinate alle logiche distorte del passato e più rispettose delle vocazioni naturali dei territori per ristabilire l’equilibrio compromesso della perequazione territoriale e per sollevare la collettività di un insostenibile quanto ingiustificato peso di oneri e balzelli.

Rosa Andricciola e Aquila Villella
Consigliere comunali PD
Lamezia Terme
 
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Autore: Redazione |Archivio Notizie dalla Città
 
 
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