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Lottò per l'emancipazione delle classi popolari
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CORTALE - Gli iscritti del circolo di Rifondazione comunista "Berlinguer" di Cortale ricordano il compagno Pietro Cocco. «Il suo impegno generoso e schivo – ricordano gli esponenti di Rifondazione comunista – la sua cultura e la sua opera, al servizio dell'emancipazione delle classi popolari, rimarranno nella memoria e nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo ed amarlo, in Sardegna e a Cortale. Pietro Cocco nasce ad Iglesias il 26 marzo del 1917. Giovane minatore, fu subito "attenzionato" dalla polizia fascista che lo arresta il 4 maggio del 1935. Il 29 luglio dello stesso anno fu condannato a due anni di confino con destinazione Cortale. Inizia così la tormentata vita del giovane minatore sardo che terminerà con la caduta del regime. A Cortale giunse il 2 settembre del 1935 e, scontati i due anni di soggiorno obbligato, ritornò in Sardegna ai primi di maggio del 1937. Non passarono nemmeno due mesi e il giovane minatore sardo è confinato altri cinque anni perché "ritenuto pericoloso all'ordine nazionale per la sua attività tendente a contrastare l'azione dei poteri dello Stato". Questa volta la destinazione è Ponza, un'isola del Tirreno a 64,2 miglia da Napoli».
«Fu in quest'isola che Pietro Cocco – prosegue la nota del Prc – intraprese i primi studi di cultura generale ma, soprattutto, conobbe la letteratura marxista della biblioteca clandestina. Durante i primi due anni trascorsi a Cortale, Pietro Cocco conobbe Rosa Aracri, figlia della padrona della locanda dove abitava, che s'innamorò del giovane confinato. Da quell'amore nacquero due figli, Nicola e Sergio. Nel 1941, con il trasferimento di tutti i confinati in altre sedi, Pietro Cocco fu trasferito a Maida. All'indomani della Liberazione, dopo aver organizzato la sezione del Pci a Cortale, Pietro Cocco ritorna in Sardegna e riprende a lavorare in miniera a Carbonia. Inizia la sua attività di sindacalista. Nel 1949 fu eletto consigliere regionale nelle liste del Pci. Nel 1952 è eletto segretario provinciale del Pci. Successivamente, su indicazione del Partito, si dimette da consigliere regionale per candidarsi a sindaco di Carbonia. Nel 1968 è rieletto Sindaco di Carbonia, carica che ricopre fino al 1983. Pietro Cocco tornò a Cortale nell'agosto del 1999, dopo più di 50 anni. Per i più anziani commozione e ricordi, per i più giovani desiderio di conoscere per conservarne memoria».
 
Fonte: gazzettadelsud.it |Archivio Notizie dal Lametino
 
 
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