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Lamezia Terme

5 aprile 2012
 

Tre studentesse fra «i giovani scienziati» Tre lametine del Liceo “ Galilei” a Milano per presentare il loro lavoro alla commissione

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Scritto da: Lina Latelli Nucifero

Tre studentesse del Liceo scientifico “ Galileo Galilei” di Lamezia Terme, Anna Lilla Baglione, Eleonora Cappello e  Caterina Tropea, hanno conquistato un posto alla selezione del Concorso dell’Unione Europea dei giovani scienziati  “I giovani e le scienze 2012”conducendo  un lavoro di ricerca ampelografica per il riconoscimento delle varietà del vino doc Lamezia. Il concorso, giunto alla 24ª edizione e aperto a tutte le scuole, è stato organizzato dalla Fast ( Federazione delle associazioni scientifiche) sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e l’Unione Europea. In seguito alla valutazione positiva del lavoro svolto, le studentesse lametine, insieme agli altri studenti selezionati, provenienti da  27 scuole italiane (71 progetti pervenuti di cui 3 europei) ,saranno invitate  per tre giorni a Milano a presentare il loro lavoro alla commissione che decreterà  i vincitori finali. Nel corso della fase finale  si espleterà un programma che coinvolgerà totalmente i giovani selezionati: dall’allestimento dello stand, alla presentazione dei progetti al pubblico, con  interviste e  incontri con la  giuria. «È indubbiamente un’esperienza da vivere intensamente rappresentando l’inizio del percorso  che permette ai promettenti talenti di diventare protagonisti anche nei migliori eventi mondiali degli studenti eccellenti», ha commentato la professoressa Saveria Sesto che ha guidato le studentesse in questo entusiasmante percorso didattico. «Mi appassiona molto e mi gratifica - ha proseguitola Sesto- portare un’esperienza della Calabria  a Milano a  dimostrazione ancora una volta di  come  le vigne di Lamezia siano luogo non solo di  uve  e  vino di  qualità, ma anche  laboratorio   di  ricerca  e studio  che può entusiasmare e coinvolgere  i giovani facendoli diventare  soggetti creativi  partendo semplicemente dall’ osservazione  della loro terra di origine». Le studentesse, lavorando con impegno e dedizione e girando anche per le vigne, attraverso l’esame morfologico e le misurazioni delle foglie, che a prima vista sembrano tutte uguali,  sono pervenute  ad un modello, che consente di riconoscerne le varietà, proponendolo, come strumento  agevole, replicabile, portatile, al viticoltore, al vivaista o allo studente  per potersi orientare nel riconoscimento delle foglie senza ricorrere a volumi di viticoltura o a  sofisticati e onerosi  esami.    Prima, però, di arrivare alla sintesi del modello, le studentesse hanno misurato 130 descrittori di foglie di viti delle varietà coltivate nell’area di Lamezia, pazientemente poi  riportate su fogli millimetrati. Il modello, creato  su foglio lucido, diventa così un valido strumento per la discriminazione varietale  insieme alla plastificazione di foglie vere essiccate. L’attenzione è stata rivolta  alla vite e al vino Doc  Lamezia  della nostra zona di residenza  utilizzando la collaborazione logistica dell’azienda vivaistica  Maiorana, i vigneti di Lamezia , il viticoltore Raffaele Caparello, la collezione varietale dell’azienda Librandi e le etichette delle cantine di Lamezia,  e il ricercatore Luigi Tarricone del Centro ricerche di Locorotondo.

Lina Latelli Nucifero

Il Quotidiano





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