Ieri come un anno e mezzo fa: tragedia annunciata e indice puntato contro l’abusivismo. A febbraio del 2010 toccò a Janò pagare un tributi fatto di sgomberi e case tutto inagibili, ieri è stata località Campagnella a piangere addirittura una vittima, il carrozziere 57enne Natalino Zicchinella, sepolto (come abbiamo riferito più approfonditamente a pagina 24) sotto le macerie del suo capannone crollato sotto il peso di tonnellate di terra liberate da un muraglione di contenimento che non ha retto.
Indagini sul caso di via degli Svevi sono in corso, e saranno gli inquirenti a chiarire eventuali responsabilità. Ma resta lo scenario di fondo, quello fatto di abusivismo e rischi idrogeologici evidenti. Il sindaco Michele Traversa, che ieri pomeriggio ha chiuso i lavori della Giunta comunale che era in corso per recarsi immediatamente sul luogo della tragedia, ha osservato che «fatti come questi a causa del maltempo sono ormai frequenti in città e dimostrano come il nostro sia un territorio molto fragile, devastato dall’abusivismo. Tutto questo – ha proseguito il primo cittadino – implica delle profonde riflessioni sulla storia urbanistica ed edilizia di Catanzaro. Pertanto, ritengo sia necessario reperire le risorse necessarie per risanare quanto possibile. Non sarà semplice – ha concluso Traversa – ma bisogna cominciare questo percorso altrimenti il rischio è quello di dover piangere nuove vittime, così come è accaduto, purtroppo, a Campagnella». Sulla stesa linea il prefetto Antonio Reppucci, che dopo aver osservato il luogo della tragedia ha affondato sul tema degli interventi edilizi poco assennati: «In questa zona è evidente che l’equilibrio idrogeologico è piuttosto precario e c’è anche un problema di abusivismo». Ed effettivamente, l’officina crollata e l’abitazione al suo fianco sorgono in sorta di piccola vallata “protetta” soltanto da qual muro crollato: la parte rimasta in piedi ha salvato l’abitazione, quella sbriciolatasi è costata la vita al povero Zicchinella, che lascia moglie e due figli, un maschio e una femmina, ovviamente dilaniati dal dolore.
Movimenti franosi, ieri, sono stati registrati su viale dei Bizantini e in via Corrado Alvaro, dove un’autovettura parcheggiata è stata trascinata a valle da uno smottamento. La pioggia intermittente della mattina e quei quaranta minuti battenti intorno alle 17 hanno flagellato soprattutto i quartieri Sala e Santo Ianni, ma anche Santa Maria (via Emilia, la via Posta Vecchia, via Conti Fulluc) con allagamenti dovunque, talvolta causati da cataste di rifiuti ingombranti. Sempre a Santo Ianni i vigili del fuoco hanno dovuto soccorrere un’anziana la cui abitazione si stava allagando e allontanare gli abitanti di una ventina di villette, poi tornati regolarmente nelle loro case. Ancora a Santo Ianni oggi la scuola elementare resterà chiusa in via precauzionale perché l’edificio è ubicato nei pressi di un torrente ingrossatosi con le piogge.
Nella fase cruciale del nubifragio, i Vdf hanno dovuto eseguire una cinquantina di interventi, uno dei quali particolarmente delicato. Un automobilista, infatti, era rimasto bloccato in un sottopasso di viale De Filippis con l’acqua che cominciava a salire, ma i Vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare in tempo.
La Protezione civile ha riferito al Comune di un’allerta meteo di livello 3 che si è protratta almeno fino a questa mattina. La Regione ha messo a disposizione mezzi e pale meccaniche per rimuovere ostacoli presenti sulle strade; decine di segnalazioni riguardano il crollo di alberi o rami. E due incidenti stradali per fortuna senza gravi conseguenze si sono registrati su viale De Filippis.
Paura a Janò, il quartiere già flagellato dalla frana di un anno e mezzo fa. La Polizia municipale, che ha attivato una task force operativa su tutto il territorio comunale, ha inviato una squadra sul posto incaricata del monitoraggio continuo della situazione. Ma al momento, dalle parti di Janò, non vengono segnalate particolari situazioni di pericolo.