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15 aprile 2012
 

L’ANTIMAFIA DI MORELLI E GIGLIO: “UNA SQUALLIDA MANOVRA DI IMMAGINE”

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Scritto da: Antonello Iovane
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 di Antonello Iovane

 “L’antimafia parlata non serve, è solo una occasione per fare carriera” afferma Ilda Boccassini.

L’ANTIMAFIA DI FACCIATA DI MORELLI E GIGLIO

(testi tratti dagli atti della procura di Milano)

 In data 27 maggio 2010, ignoti, perpetravano un atto intimidatorio  nei confronti del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Dr. Giuseppe PIGNATONE, mediante l’invio di una missiva di minacce contenente una cartuccia d’arma da fuoco. Allo scopo di accreditarsi nei confronti dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria il MORELLI, approfittando del momento e anticipando gli altri esponenti politici regionali, chiede a Vincenzo GIGLIO di “preparare una mozione a sostegno dei magistrati di Reggio Calabria impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta”. La verità però è un’altra: a MORELLI come si desume dalla conversazione di seguito riportata a nulla interessa della solidarietà alla Magistratura, interessa soltanto avere “un po’ di visibilità.

 Francesco MORELLI telefona a Raffaele MANCINI e prima che la conversazione abbia inizio conversa con un uomo che si trova vicino a lui:

Sottofondo prima dell’inizio della telefonata…//

Uomo:        …incomprensibile…in Conferenza Stato  Regioni è successa la fine del mondo …//

MORELLI: Se eventualmente …inc… chiamo Enzo GIGLIO, il magistrato, e gli dico … prepariamo una bella mozione di solidarietà ai colleghi..domani faccio..il grande di culo…come si suol dire la presento in Consiglio Regionale..tanto non ci pensa nessuno…//

 Circa mezz’ora dopo Franco MORELLI contatta Vincenzo GIGLIO il quale si rende immediatamente disponibile ad aiutarlo nella preparazione di tale mozione da presentare in Consiglio Regionale.

 Francesco MORELLI telefona a Vincenzo GIGLIO (Giudice):

 ……

MORELLI:          poi oggi mi sono dedicato alla lettura dei giornali, ed ho visto che sono successi …(incomp.)… che in questi giorni non avevo visto…questi…queste cose, insomma, nei confronti anche di PIGNATONE della Magistratura in genere, di queste…queste tendenze…—//

GIGLIO:     si, c’è un crescendo di segnali, diciamo, negativi…—//

MORELLI:          negativi…io ho pensato…—//

GIGLIO:     ah…—//

MORELLI:          dico, siccome l’istituzione qua in effetti tace, nel senso che langue, dorme…—//

GIGLIO:     si…—//

MORELLI:          non prende posizione…—//

GIGLIO:     no, scusami, è testata silente fino ad ora…—//

MORELLI:          ecco, io vorrei fare invece, una bella mozione…—//

GIGLIO:     uh…—//

MORELLI: e farla attuare in Consiglio Regionale… il 31…che dici?…—//

GIGLIO:     si assolutamente, sarebbe una mossa…voglio dire, da un lato corretta…no… profondamente istituzionale e dall’altro abile…no…—//

MORELLI: eh, perchè mi pare che, sennò, insomma c’è troppo silenzio, troppa…sembra così…no…—//

GIGLIO:     si, si, si, si, si… sembra come se…come dire la…la solidarietà dovesse venire solo dalla base dalla…dalla cosiddetta società civile, dalla gente comune…mentre l’istituzione se ne fotte e questo…sarebbe un brutto segnale…—//

MORELLI:          e, infatti…dico mo voglio dire che…non…non vorrei fare, proprio, il Pierino della situazione, però…—//

GIGLIO:     no, no, no…però…no, no, no, condivido pienamente…secondo me è una…—//

MORELLI:          una presa di posizione di Peppe non c’è stata…ufficiale…—//

GIGLIO:     si…—//

MORELLI:          una presa di posizione di…di Talarico idem, nessuno ha parlato dal punto di vista, diciamo proprio, istituzionale… io  credo, ripeto, che la massima…assise calabrese, quella, appunto, del Consiglio Regionale, debba comunque dare un segnale forte…no…—//

GIGLIO:     si, assolutamente si Franco, sono d’accordo…e…sono… totalmente d’accordo…e…ovviamente saprai meglio tu di me cosa scrivere, se per ipotesi ti dovesse occorrere il mio aiuto, sai che  puoi contarci su…--//

…..

GIGLIO:     in serata stessa o al massimo…no, per lunedì no non ce lo…no, per te sarebbe inutile lunedì…lunedì…si, domenica stessa, domani sera, io ti mando un…una bozza diciamo, un…o quantomeno un…un promemoria voglio dire, una scalettina non lo so, una…una cosa… —//

MORELLI:          si, cioè alla fine ecco, il Consiglio da l’impegno e la solidarietà a…—//

GIGLIO:     perfetto…—//

MORELLI:          alla Magistratura ai magistrati impegnati alla lotta alla mafia, al malaffare, al crimine e …(incomp.)…—//

GIGLIO:     si, si, no, quello lo metterei, come dire, nei considerando, come si dice nel linguaggio unitario, insomma, nell’Unione Europea, dico nel preambolo iniziale…—//

MORELLI:          esatto…—//

GIGLIO:     come misure concrete, per non sembrare che sia troppa…come dire, perchè anche di questo poi bisogna tener conto no, se no…se no…sembra che vi possiate appiattire troppo sulle…però, insomma, con iniziative concrete, di quelle che fanno…come dire, direbbe un mio amico “fanno fico”, insomma…—//

MORELLI:          esatto, esatto…—//

GIGLIO:     ecco, va bene, d’accordo Franco, conta su di me…—//

 ….

L’email inviata rappresenta l’aspetto patologico del coinvolgimento del GIGLIO nell’attività politica del MORELLI.

 intercettata sull’ Email di “‘MORELLI Franco’” inviata da  “Vincenzo GIGLIO”

SINTESI:

”Caro Franco, ligio al dovere e sebbene ancora in preda ai fumi dell’alcol tracannato in grandi quantità nel relax eoliano, ti invio il contributo che mi hai chiesto.

Servitene pure come meglio credi.

A domani. E.

 La mozione a sostegno della magistratura viene presentata ed esposta dal MORELLI nella giornata del 31 maggio u.s.

 Nella giornata successiva, GIGLIO e MORELLI, commentavano, sempre tramite sms, l’iniziativa a sostegno della Magistratura.

 Nello specifico, Vincenzo GIGLIO offriva il consiglio “politico”, qualificandosi egli stesso quale “spin doctor o consigliere ombra” al MORELLI di farsi intervistare per spiegare meglio il senso della mozione, anche per evitare che altri ne assumessero la paternità.

 Vincenzo GIGLIO  invia un sms a Francesco MORELLI e scrive:

SINTESI:

“Provo a fare lo spin doctor o consigliere ombra che dir si voglia. L’iniziativa è ben riuscita. Ma non sarebbe il caso di dare un’intervista per assumerne  a pieno la paternità e spiegare compiutamente il senso della mozione prima che altri ci mettano il cappello? Se anche questo consiglio sarà accettato, farò fattura. Ciao.”

 Franco MORELLI seguiva “alla lettera” il consiglio del Giudice GIGLIO telefonando al fidato giornalista Paolo POLLICHIENI, come d’altronde faceva ogni qualvolta si trovava in difficoltà, per chiedergli un consiglio sulle modalità con le quali poteva ricucire a dare il più ampio risalto all’iniziativa ottenendo la “benedizione” del POLLICHIENI a continuare in tale direzione.

 Franco MORELLI contatta Paolo POLLICHIENI:

POLLICHIENI:    Pronto?—///

MORELLI:      Paolino Buongiorno, Franco MORELLI, mi scuso e ti disturbo!—///

POLLICHIENI:    Ciao Franco ma figurati, ma quando mai?—///

MORELLI:      Come stai?—///

POLLICHIENI:    Eh … bene … bene.—///

MORELLI:      Bene sono contento, un consiglio al volo.—///

POLLICHIENI:    Eh …

MORELLI:      Quella mozione … no un consiglio, un consiglio tecnico…—///

POLLICHIENI:    Si.—///

MORELLI:      … sai quella mozione da me presentata e poi votata all’unanimità della … in riferimento alla Procura di Reggio …-///

POLLICHIENI:    Eh. si—///

MORELLI:        … e poi … poi data non solamente  …—///

POLLICHIENI:    Si.—///

MORELLI:      (inc.) per tutti i magistrati impegnati nella lotta alla mafia … ma fare … pensi che sia il caso di dare una … magari sul nascere una                intervista, e così fare … —///

POLLICHIENI:    Si …—///

MORELLI:        … qualche ragionamento.—///

POLLICHIENI:    Si … si.—///

MORELLI:      Senti … —///  

POLLICHIENI:    Allora vediamoci a farlo oggi o domani. ma io direi assolutamente di si, perchè è una cosa interessante—///

MORELLI:      E perchè ha valore, per il valore istituzionale (inc. per sovrapposizione di parole.)

POLLICHIENI:    No, anche perchè così … la … la … si … non solo, ma possiamo approfondirla, dire beh adesso che facciamo riusciamo a        riempirla di contenuti …—///

MORELLI:      Esatto … esatto. esatto—///       

POLLICHIENI:    … per non sembrare che è una delle tante cose che fanno tutti ….—///

MORELLI:      Esatto.—///

POLLICHIENI:    …e che poi resta lì, insomma senza un seguito … —///

MORELLI:      Esatto.—///

 …..

Paolo POLLICHIENI, dalle pagine di Calabria Ora, pubblicava l’intervista concordata col MORELLI

La conversazione che segue risulta essere un’ulteriore prova di come la solidarietà di MORELLI nei confronti dei Magistrati sia solo finalizzata ad acquisire “punti” sul piano dell’immagine che effettuare interventi dal punto di vista sostanziale.

 I commenti del DIANO - che nell’occasione aveva incontrato un Magistrato e lo aveva reso edotto dell’iniziativa di solidarietà del politico cosentino - erano piuttosto eloquenti “….E che vi devo dire…? RISATA…avete fatto un risultato dal punto di vista dell’immagine, eccellente, direi…Voi che dite…” ottenendo la risposta del MORELLI “…No…io aspetto voi che mi diciate qualche cosa…RISATA……”.

Nel frattempo il Magistrato GIGLIO Vincenzo dopo aver letto, su sollecitazione del MORELLI, l’articolo apparso su “Calabria Ora” relativo alla mozione di solidarietà ai Magistrati “antimafia”, si complimenterà col MORELLI che gli risponde di essere solamente “un suo discepolo”.

 Vincenzo GIGLIO invia a Francesco MORELLI un sms e scrive:

SINTESI:

 “Sei stato efficace, addirittura ispirato. Mi compiaccio davvero.”

 Franco MORELLI invia a Vincenzo GIGLIO un sms e scrive

SINTESI:

 “Sono felice perché ti sei piaciuto. Io da discepolo ho seguito il maestro. Ciao ciao”

 Vincenzo GIGLIO invia a Francesco MORELLI una serie di  sms e scrive:

SINTESI:

 “Non è come dici tu. Il buon politico ascolta le opinioni altrui. Se è ottimo, addirittura le sollecita. Poi, se gli sembra di non avere sentito cazzate, le elabora aggiungendovi la propria visione e le trasforma in un programma politico. Ecco perché il buon politico, meglio ancora se ottimo, non si circonda di mediocri yes men ma sceglie il meglio e lo fa crescere accanto a sé. Ecco perché il buon politico dura nel tempo.”

 Nella giornata successiva, in data 4.6.2010, Franco MORELLI chiama sua moglie, Ermelinda PUGLIESE, e insieme commentano l’articolo apparso sul quotidiano Calabria Ora. Nello specifico MORELLI afferma di aver avuto numerosi attestati di stima precisando però, che a parere di qualcuno, l’articolo risulterebbe troppo azzardato “nei confronti della criminalità organizzata”.

 E’evidente, quindi, anche dal tono della conversazione, come MORELLI sia seriamente preoccupato per possibili ritorsioni. Altresì, si evince, come l’iniziativa di solidarietà del MORELLI non sia vera ma sia solamente un modo per accreditarsi agli occhi degli inquirenti.

 Francesco MORELLI e PUGLIESE Ermelinda (moglie di Morelli Francesco)

……

MORELLI Francesco:   Ho ricevuto numerose telefonate per gli articoli di ieri …//

PUGLIESE Ermelinda: A si , l’ho letto l’articolo.Si.  Molto bello….//

MORELLI Francesco:   (incomprensibile) molto azzardato mi ha detto qualcuno, insomma…//

PUGLIESE Ermelinda: Azzardato perchè?…//

MORELLI Francesco:   E dice che è molto spinto e… è molto spinto nei confronti insomma dei…//

PUGLIESE Ermelinda: dei fatti?…//

MORELLI Francesco:   Ah?…//

PUGLIESE Ermelinda: Perchè alle parole devono seguire i fatti?…//

MORELLI Francesco:   No, molto spinto nei con..contro la criminalità organizzata     sennò…//

PUGLIESE Ermelinda: Ma caccia (togli) il sigaro che non capisco niente…//

MORELLI Francesco:   No, noi confronti della criminalità organizzata…//

PUGLIESE Ermelinda: Ah… no… non mi è sembrato…//

MORELLI Francesco:   E insomma, comunque …//

PUGLIESE Ermelinda: Ma te la fifi Frà?…//

MORELLI Francesco:   Eh?…//

PUGLIESE Ermelinda: Ma te la fifi Frà?…//

MORELLI Francesco:   No e di che …//

 …

La “operazione” di solidariteà, che presenta Morelli come paladino dell’antimafia, è solo una squallida manovra di immagine, pianificata a tavolino per finalità politiche. Di vero, di sentito, nelle parole di Morelli, non c’è nulla.

E quindi abbiamo un politico in affari con dei mafiosi, che telefona a quei mafiosi usando cautele da consumato delinquente, che si vuole vendere come rappresentante degli onesti.

E abbiamo anche un magistrato, che un paio di mesi prima ha passato a quegli stessi mafiosi informazioni delicate, il quale – violando ogni dovere legato alla sua delicata funzione – si presta a fare da ghost writer per il politico dal quale deve ottenere dei favori.

Inutile dire che la vibrante mozione redatta da Giglio rappresenta valori esattamente contrari a quelli praticati dal giudice.  Tutta la vicenda è fortemente rappresentativa della fitta relazione di scambio ormai instaurata tra Morelli e Giglio.

_______________________________

 E’ notizia di pochi giorni fa, invece, l’arresto del sindaco “antimafia” di Campobello perché sospettato di essere organico al clan Messina-Denaro. Invito a leggere cosa diceva Sciascia.

 I PROFESSIONISTI DELL’ANTIMAFIA di Leonardo Sciascia,(tratto da «Il Corriere della Sera» del 10 gennaio 1987)

“…E da tener presente: l’antimafia come strumento di potere. Che può benissimo accadere anche in un sistema democratico, retorica aiutando e spirito critico mancando.

E ne abbiamo qualche sintomo, qualche avvisaglia. Prendiamo, per esempio, un sindaco che per sentimento o per calcolo cominci ad esibirsi - in interviste televisive e scolastiche, in convegni, conferenze e cortei - come antimafioso: anche se dedicherà tutto il suo tempo a queste esibizioni e non ne troverà mai per occuparsi dei problemi del paese o della città che amministra (che sono tanti, in ogni paese, in ogni città: dall’acqua che manca all’immondizia che abbonda), si può considerare come in una botte di ferro. Magari qualcuno molto timidamente, oserà rimproverargli lo scarso impegno amministrativo; e dal di fuori. Ma dal di dentro, nel consiglio comunale e nel suo partito, chi mai oserà promuovere un voto di sfiducia, un’azione che lo metta in minoranza e ne provochi la sostituzione? Può darsi che, alla fine, qualcuno ci sia: ma correndo il rischio di essere marchiato come mafioso, e con lui tutti quelli che lo seguiranno. Questo è un esempio ipotetico. “





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