LAMEZIA TERME .::. Lameziaweb.biz, il Portale della città di Lamezia Terme, Calabria
Il portale della città di Lamezia Terme



Lamezia Terme

17 aprile 2012
 

Le istituzioni aggiustano il tiro

Altri articoli da »
Scritto da: Redazione
Tag:, ,
Ospedale-Giovanni-Paolo-II-Lamezia-Terme
All’atteso incontro pubblico indetto dal direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso, si sono presentati numerosi sindaci, amministratori, politici, operatori sanitari. Anche se in molti pensavano ad un incontro riservato ai soli sindaci della conferenza riunita qualche giorno fa al comune su sollecitazione del vicepresidente dell’organismo Gianni Speranza. In quell’assemblea era stata posta la questione della notifica dell’atto aziendale e della procedura di risposta, non in sintonia con quanto previsto dalle norme.
Mancuso per acquisire il parere della Conferenza dei sindaci ha inviato l’atto aziendale al Comune di Catanzaro, e la vicesindaco Maria Grazia Caporale ha risposto esprimendo parere favorevole riservandosi di convocare successivamente la Conferenza dei sindaci. È questo passaggio che il sindaco lametino non ritiene corretto, così come altri 14 suoi colleghi del comprensorio, ed ha denunciato l’erronea procedura riferendo la propria posizione ai sindaci in un incontro pubblico.
A questa posizione ha risposto il direttore Mancuso che ha definito la polemica di Speranza strumentale e politicamente faziosa. Ne è seguita l’esigenza di convocare un incontro pubblico, quello di ieri sera, nella sala dell’ospedale. Oltre ai sindaci c’erano il presidente del consiglio regionale Franco Talarico, Wanda Ferro che guida l’amministrazione provinciale, il presidente del consiglio dell’ente intermedio Peppino Ruberto, vari assessori e consiglieri provinciali, molti dirigenti dell’Asp. Mancava il governatore Giuseppe Scopelliti, invitato ma assente giustificato perchè impegnato a Roma.
Mancuso ha colto l’occasione per fornire informazioni sull’atto aziendale, su quanto si è realizzato in termini di risparmio nell’Asp, sulla riqualificazione dell’offerta sanitaria, ed i programmi in essere. Ma l’esordio è stato naturalmente diretto a smorzare le polemiche che si sono consumate per aprire un dialogo costruttivo con i sindaci del Lametino.
Gianni Speranza anche se non invitato, come da lui stesso sottolineato all’esordio del suo intervento, ha spiegato la sua presenza: «Ho ritenuto ugualmente di esserci perchè intendo chiarire la mia posizione e affermare che non c’è e non c’è stata da parte mia alcuna intenzione di attacco politico». Ha continuato riferendosi alla trafila che deve fare per l’approvazione un atto aziendale dell’Asp, che è la programmazione dei servizi sanitari: «Se un organismo è previsto, esiste e viene indicato anche nelle forme procedurali, è una regola di cui tener conto».
Da parte sua il direttore Mancuso ha assicurato di aver seguito la procedura e che ad altri competeva il resto. Aggiungendo: «L’atto aziendale aveva già acquisito il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti».
Il sindaco lametino ha insistito sulla necessità di riportare il confronto aspro di questi giorni tra Comune ed Asp nel corretto ambito delle relazioni tra le diverse istituzioni e nel rispetto delle norme e delle competenze di ciascun livello istituzionale.
«L’atto aziendale dell’Asp», secondo Speranza, «dev’essere quindi sottoposto al vaglio della Conferenza dei sindaci, unico organo istituzionale preposto, così come l’indicazione relativa alla nomina dei membri del collegio dei revisori dev’essere restituita alla competenza della stessa Conferenza. In assenza del sindaco di Catanzaro, essendo la città capoluogo commissariata e il consiglio comunale sciolto, il riferimento istituzionale della Conferenza dei sindaci è allo stato il vicepresidente tutt’ora in carica, il sindaco di Lamezia Terme. È quindi nella duplice funzione di rappresentante istituzionale della Conferenza dei sindaci della provincia, e di sindaco della città in cui ha sede la principale struttura ospedaliera dell’intera azienda sanitaria (essendo i presidi di Catanzaro gestiti da un’azienda autonoma) che sono intervenuto in questa, così come nelle precedenti occasioni».
Nel suo intervento il sindaco ha inoltre sottolineato come sia «indispensabile sottrarre la gestione delle cosa pubblica, tanto più quanto questa riguarda la salute dei cittadini, dalle logiche dell’appartenenza politica guardando invece agli interessi ed ai diritti di tutti». Cosa peraltro sottolineata da tutti, dallo stesso dottor Mancuso, dal consigliere regionale del Pdl Mario Magno, dal presidente Talarico e da Wanda Ferro. Ognuno ha voluto fortemente sottolineare che la sanità non deve avere colori politici , ma affermare il diritto alla salute dei cittadini.
Evidenziando nel contempo che questa risposta di buona sanità ai cittadini va data in un contesto difficile, e nella specifica situazione calabrese in cui si deve affrontare il rientro di un grosso debito che ha portato al commissariamento e al controllo governativo attraverso il Tavolo Massicci.
Il Piano ha portato i primi risultati positivi con un risparmio di 130 milioni di euro, di cui 50 risparmiati in un anno all’Asp catanzarese che ha prodotto un primo finanziamento in termini di premialità di 220 milioni sugli 800 che dovrebbero arrivare in Calabria.
Un risultato costato sacrifici ai cittadini, che altri ancora ne dovranno fare. Ma, dai dati sciorinati da Mancuso, Talarico e Magno è emersa la volontà di rendere più efficiente e più razionale la sanità calabrese che non può più essere “ospedale centrica”, ma deve puntare all’offerta di servizi sanitari sul territori con poli e distretti. Tutti hanno ribadito che non è più tempo di Trauma center per Lamezia perchè non tecnicamente possibile e non rispondente ai bisogni di sanità dei cittadini.
Tanti i sindaci intervenuti (Maida, Chiaravalle, Sellia, Nocera, Motta Santa Lucia, Soveria Mannelli ). Molti di loro hanno chiesto di essere ascoltati e di rispettare la Conferenza dei sindaci che deve potersi esprimere e confrontarsi sui temi così delicati come quelli della sanità.
Il più critico Amedeo Colacino, primo cittadino di Motta Santa Lucia, che ha chiesto più attenzione per i sindaci e i territori. Talarico e Mancuso si son detti disponibili a confronti periodici con i sindaci.
Sarah Incamicia




Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>