«Il Consiglio comunale, al cui interno siedono i rappresentanti istituzionali scelti dalla popolazione per occuparsi delle problematiche e delle aspettative della città, è una cosa estremamente seria, e va quindi tenuto in altissima considerazione da parte del Comune, che ha il compito di guidare i processi di sviluppo del territorio garantendo la partecipazione democratica di tutte le forze politiche. Ma a Lamezia questo non sembra accadere, infatti, è di tutta evidenza che la regolare dialettica politica all’interno del Comune, negli ultimi mesi, risulta compromessa da un atteggiamento attendista e passivo dell’Amministrazione di centrosinistra che, trovandosi impantanata in una fase di stallo politico e burocratico, non convoca più il Consiglio comunale, creando così gravi ripercussioni sulla agibilità democratica dell’Ente».
Lo afferma il consigliere comunale del Pdl Armando Chirumbolo che aggiunge: «È impensabile che negli ultimi 4 mesi si siano tenuti solo 2 Consigli, quando importanti provvedimenti per la città attendono di essere discussi dal civico consesso. Forse il sindaco e l’Amministrazione da lui guidata sono talmente assorti a seguire l’evoluzione della politica nazionale da confondersi e credere che, anche a Lamezia, sia stato nominato un governo tecnico e che, pertanto, non ci sia più bisogno di lavorare e operare per la comunità. O forse pensano di instaurare un regime totalitario, dove il confronto tra maggioranza e opposizione viene ridotto all’appiattimento».
«È arrivato il tempo di suonare la sveglia – prosegue Chirumbolo – e ricordare al sindaco che la città si trova in una fase di completo immobilismo amministrativo e le importanti questioni per lo sviluppo socio-economico del territorio vengono messe da parte per lasciare il posto solo a iniziative puramente politico-propagandistiche, finalizzate a gettare fumo negli occhi di una città ormai stanca e scoraggiata. La risoluzione della questione rom è avvolta da un manto di mistero, dato il fatto che non ci è dato sapere quale sia il programma del sindaco in merito alla dislocazione delle famiglie residenti nel campo si Scordovillo. Il sindaco ristabilisca il regolare funzionamento democratico del Comune e convochi nell’immediatezza il Consiglio comunale, mettendo all’ordine del giorno tutte quelle pratiche amministrative di cui i cittadini attendono, da troppo tempo, una seria trattazione». (sa.inc.)