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Scienza e Tecnologia

20 gennaio 2013
 

Congresso mondiale Aids a Washington, ‘verso fine epidemia’

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Scritto da: Redazione

WASHINGTON - Le aspettative sono altissime, la partecipazione supera le 25,000 persone, la ‘location’ ha il prestigio della capitale americana, il tema e’ di portata storica “invertire la marea” della malattia insieme, ma le sfide restano. Il XIX Convegno Mondiale per la lotta Aids ha tagliato oggi il nastro inaugurale a Washington con l’obiettivo dichiarato di fa scattare la corsa verso la fine dell’epidemia.

A simboleggiare la portata storica dell’evento, il simposio organizzato dalla International Aids society torna per la prima volta negli Stati Uniti dopo 22 anni, grazie alla rimozione da parte dell’amministrazione Obama del controverso bando che vietava l’ingresso negli Usa ai sieropositivi.

Eppure la conferenza della speranza, in cui scienziati ed attivisti celebrano l’efficacia delle terapia antivirali nell’allungare la vita dei pazienti e rendere l’Aids una malattia cronica, torna curiosamente in una Washington piagata da un tasso di infezioni pari a quello del Congo: il 3% dei residenti sono sieropositivi ed il 6,3% degli uomini di colore che vivono nella citta’. Discrepanze dei passi in avanti nella lotta al morbo che ha registrato una grande vittoria con la diminuzione della mortalita’ globale causata dal virus Hiv del 20%.

La dichiarazione di scienziati ed attivisti chiamata ‘Washington Dc Declaration’ e’ un programma di intenti piu’ che ambizioso: “Attraverso gli avanzamenti della scienza e le conquiste politico e sociali e’ ora possibile invertire la marea contro la stessa malattia dell’Aids e dare il via alla fine dell’epidemia nel corso di questa generazione”.

Tra i ‘vip’ che si alterneranno sui vari palchi della grande conferenza vi saranno il filantropo della lotta all’Aids, il fondatore di Microsoft Bill Gates; il segretario di Stato Hillary Clinton che rappresentera’ il presidente Barack Obama, grande assente dalla conferenza. Per l’amministrazione Usa vi sara’ inoltre il ministro della Sanita’ Kathleen Sebellius, in passerella anche l’ex cittadino numero ‘uno’ Bill Clinton, la ex first lady Laura Bush; attori e attrici quali Whoopi Goldberg, Uma Thurman ed il cantante Elton John.

Ad oggi 34 milioni di persone vivono con l’Aids. Negli ultimi 20 anni i morti causati dal morbo sono stati 30 milioni, ma i progressi nelle terapie antivirali sono riusciti a trasformare quella che era una condanna a morte certa in una malattia cronica. Tra i temi che verranno discussi alla conferenza figurano non solo i progressi nella messa punto e sperimentazione di un vaccino contro il morbo - obiettivo ultimo delle ricerche - ma nuove strategie preventive, la necessita’ di un accesso globale alle cure ed ai test sul virus Hiv, l’importanza dei finanziamenti anche a fronte della crisi economica. Di recente il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ Margaret Chan aveva osservato:”Per ogni persona che inizia il trattamento antivirale, altre due vengono infettate”. Il nodo dei fondi alla ricerca ed alla cura rimane quindi centrale: secondo gli ultimi dati mancano ancora circa 22-24 miliardi di dollari per gli obiettivi prefissi al 2015.

 

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